BASSO FABBRICATO
– Via Roma, San Mauro Torinese (TO) / in realizzazione
Il progetto è relativo ad un fabbricato che risulta essere destinato ad officina meccanica, ma, oramai, sfitta da diversi mesi. Tale fabbricato, per tale motivo, comincia a presentare un iniziale processo di abbandono e degrado.
Il Progetto, per tale fabbricato, prevede, in primis, un Cambio di destinazione d’uso (da artigianale a residenziale).
A tal proposito, è bene evidenziare come l’attuale officina risulti ricadere nella zona di P.R.G.C. denominata CNO2. Tale zona è di tipo prevalentemente residenziale. Pertanto, il cambio di destinazione d’uso richiesto dovrebbe palesarsi come una scelta corretta e migliorativa rispetto allo stato attuale dei luoghi.
L’attuale dimensione intra mura perimetrali del fabbricato esistente risulta non particolarmente significativa (siamo intorno ai circa 65 mq).
Tale dimensione, infatti, da sola, non risulta completamente sufficiente per poter ospitare/accogliere un alloggio comodo ed accogliente. Per tale motivo il progetto prevede la Realizzazione di un piano sopraelevato (Piano Primo).
Per quanto concerne l’individuazione morfologica di tale piano superiore, si è dovuto tener conto dei 5 m inderogabili di distanza dai confini, per i due lati che prospettano su altre proprietà, e del metro e mezzo (1,5 m) di arretramento obbligatorio rispetto al filo marciapiede, per il lato prospettante la Via Roma.
La forma così ottenuta, anche se potrebbe risultare in qualche modo un po’ “sui generis”, se ben studiata, riesce ad accogliere al suo interno due camere da letto. In questo modo, quindi, il fabbricato, nel suo complesso, risulterebbe avere una comoda zona giorno all’interno del volume attualmente esistente del piano terra e la zona notte nel nuovo volume aggettante del piano primo superiore.
Per poter autorizzare il volume superiore si dovrà utilizzare il PIANO CASA della Regione Piemonte (L.R. n. 20 del 14 luglio 2009), la quale introduce un premio di cubatura per il residenziale pari al 20% proprio nell’ottica di ampliamenti e sopraelevazioni nei fabbricati esistenti, e l’UNA TANTUM COMUNALE (50 mc di cubatura autorizzati saltuariamente dal Comune).
A tal proposito, pare utile sottolineare come il volume progettato al piano superiore risulti essere, nella sua dimensione, esattamente rispondente alla somma del PIANO CASA e dell’UNA TANTUM COMUNALE. Questa, inoltre, pare, come dire, non prestarsi molto ad eventuali variazioni: infatti, una riduzione, anche minima, di tale volume/superficie renderebbe di fatto non vivibili gli spazi al suo interno (sostanzialmente, un’eventuale riduzione non permetterebbe l’inserimento al suo interno delle due stanze da letto), al contrario, con un eventuale incremento del volume si avrebbe uno sforamento rispetto alla somma dei premi di cubatura del PIANO CASA e dell’UNA TANTUM, oltre al non rispetto delle varie distanze dai confini.
Per ultimo, si evidenzia, seguendo un ragionamento più prettamente architettonico/compositivo, come vi sia l’intenzione di trattare esteriormente il volume superiore in maniera differente rispetto al volume esistente del piano terra. Se quest’ultimo, infatti, avrà semplicemente una finitura ad intonaco di un colore chiaro, il piano superiore verrà completamente rivestito utilizzando un materiale differente (come listoni di legno o fasce metalliche).